PINO MASSARA… Una storia..
Musicista, produttore, direttore d’orchestra, compositore di grandi canzoni di successo e musiche per il cinema, la televisione e il teatro. Laureato in chimica, avendo frequentato contemporaneamente il Conservatorio di Milano in pianoforte con la guida del Maestro Monpellio. (immagine: Pino Massara anni ’55)
Ma appena ventenne lasciati gli studi classici si reinventa in quella generazione di musicisti non sempre capiti, perché lo swing non si “spiega ma si esprime” (cit. Duke Ellington, in foto), che diventa uno stile di vita.
Suonando dovunque si può, lungo le pianure padane, a bordo di auto sgangherate, per quell’amore per il Jazz che li faceva ballare e innamorare. E si faceva l’alba.. (Foto Fellini ’53)
ANNI ’60
Come tutti ha avuto i suoi bravi anni di gavetta e poi la folgorazione con Arigliano: finalmente un cantante che poteva interpretare il suo gusto musicale. Nascono: “Permettete Signorina” (“Cappuccina” per Nat King Cole) ,“I Sing Ammore” (poi interpretata da Dean Martin, Johnny Dorelli, Dalida), “Amorevole” (Mina, Caterina Valente, Gino Marinacci), “Plenilunio”, “20km al giorno”, “È solo questione di tempo..” etc..
A quel punto questi successi lo inseriscono nel sistema della musica anni ’60 senza dimenticare il suo stile ricco di swing e di originale tessitura melodica che lo vedrà scrivere anche per Mina. E nascono: “Ho scritto col fuoco”, “Prendi una matita” ,“Vulcano”, “Confidenziale “, “Le farfalle della notte”, “I problemi del cuore” etc…
Così sarà anche per Adriano Celentano con il quale scrive: “Ritorna lo Shimmy”, “Le lunghe notti”, “Chi ce l’ha con me”, “La festa” e la famosa “Grazie prego scusi” che sarà a sua volta interpretata da Dean Martin..
Alla fine degli anni ’60 incrocia Albano ancora sconosciuto per cui scrive la hit “Nel Sole”: un successo ancora attuale. E il premio della critica per “La siepe” portata da Albano al festival di Sanremo del ’68. Le loro strade poi si divideranno ma rimarrà intatta la loro amicizia.
Ma i successi continuano con “Ghiaccio Bollente” scritta per Tony Dallara , “Amerai” per Giuni Russo, “Passerà” con Renata Mauro, “Deborah” con Fausto Leali, “Por dos besos…” interpretata prima da Los Chakachas e poi ripresa da Renzo Arbore e Bruno Martino.
E senza mai dimenticare i grandi autori dei testi delle sue canzoni ai quali sempre lo legò amicizia e affetto: M’ Vito Pallavicini, Alberto Testa, Sergio Bardotti, Giorgio Calbrese, Luciano Beretta, Giulio Rapetti, Claudio Daiano, Oscar Avogadro, Luigi Albertelli, G.P. Conte, Delanoè.
ANNI ’70
Negli anni ’70 Pino Massara si scopre discografico e cerca nuovi giovani talenti fondando una nuova etichetta discografica: la mitica Blabla con la quale pubblicò i primi singoli dei Capsicum Red con un giovane Red Canzian (“Ocean” inciso a Londra poi “Tarzan”, “Appunti per un’idea fissa”), con gli Aktuala per l’ambiente di musica etnica con il leader Walter Maioli (escono gli album “La terra” e “Aktuala”), con gli Osage Tribe (“Arrow head”, “Un falco nel cielo” con Battiato) ed ancora con Juri Camisasca (“La finestra dentro”).
Poi seguendo l’evoluzione di Franco Battiato che entrato in Blabla dal pop di “Prehistoric Sound” inizia tutta una nuova sperimentazione di musica elettronica con il sintetizzatore VCS3 e passando le notti in cerca di suggestivi suoni nella famosa sala Records di Milano da cui nascono “Fetus”, “Clic”, “Pollution”, “L’Egitto prima delle sabbie”, “Sulle corde di Aries”, “M.elle le gladiator“.
ANNI ’80
Alla fine della sua esperienza con Blabla scrive per Joe Dassin “Ca va pas changer le monde” e “l’eté indien” con Toto Cutugno, “Una domenica” per una straordinaria Ornella Vanoni e negli anni ’80 preferisce esperienze all’estero specialmente in Francia e in Germania: misurandosi con la disco music scrive di getto “Margherita” (per Nouvelles Éditions di Eddie Barclay) che partito dalle discoteche francesi ha venuto nel mondo più di 2.000.000 di dischi, di seguito alcune copertine:
Così la carriera di Massara proseguiva all’estero, numerosi sono i riconoscimenti e i premi che ne attestano la professionalità: dal festival di Tokyo a quello di Atene, Canada ed il premio Billboard come produttore discografico per Blabla. Di seguito pubblica “Volerai Volerò” in Messico e Germania e viene tentato da esperienze più impegnative per film, teatro, serie tv e pubblicità collaborando con Thomson, RSCG, McCann, A. Testa.
Famosi film sono “Da Grande” con R. Pozzetto, “Solo” e “Assunta Spina” successo con la regia di Bolchi. In teatro “As you like” commedia di Shakespeare, “Il costruttore Sollness” con Raf Vallone, “Il fiammifero svedese” con la regia di Morini. In Televisione su Italia 1 il programma “Beauty Center Show” e tra numerosi impegni e la vita privata in teatro scrive per “Una donna” con Anna Identici con la regia di S. Bardotti e nasce la canzone “Partire”.
Ma ad un certo punto della vita agli artisti capita di rimettere tutto in gioco. Per Massara fu quando al Festival di Cannes accetta il contratto da un editore inglese che innamoratosi delle sue canzoni gli fece firmare un contratto in esclusiva promettendogli un lancio mondiale che non avverrà mai, per una crisi dello stesso editore, che bloccò l’attività di Massara generando un senso di ribellione verso un mondo che non capiva più.
Forte della sua patente nautica, si misurerà col senso di andar per mare e che curerà quelle delusioni che fanno parte della vita di persone sensibili e creative che sanno ricrearsi con la fantasia.…
Nascono la canzoni “La Malesia” e “Shangai”.
ANNI ’90
Al ritorno dal suo anno sabbatico torna a Parigi dove scrive per le edizioni Antenne 2, Barclay e dopo alcune serate in Germania e Olanda, al suo ritorno in Italia, inizia uno dei suoi nuovi “decennali” in cui partecipa allo Zecchino d’oro con la canzone (su testo di O. Avogadro) “Il coccodrillo come fa” e lo vincono nel ’93! Lo stesso accade nel ’94 con “Metti la canottiera”! Senza dimenticare “Il mio amico Mosè”, “Il batterista” ed altre…
L’impegno in SIAE
Nel frattempo viste le difficoltà degli autori puri a posizionarsi sui mercati si interessa dei problemi professionali della sua categoria e fonda assieme ad altri compositori e autori “L’Associazione” entrando a far parte degli organi sociali della SIAE e delle rappresentanze estere come membro della C.I.S.A.C. (Confederation International Auteurs et Compositeurs), dell’IMAIE (Istituto per la Tutela dei Diritti degli Artisti Esecutori Interpreti) e dell’UNCLA. Fondando negli anni 2000 l’ancora attuale MAP (Movimento Autori Professionisti) in difesa dell’autentica professionalità sempre presente alle votazioni di rinnovamento della SIAE. (Foto: Pino Massara alla consegna della medaglia d’oro SIAE premiato per il quarantennale della sua professione dal Presidente Luciano Bideri e dal d.g. Lucio Capograssi)
Sanremo e il premio Tenco
Alla lunga carriera di Massara mancava l’emozione del palcoscenico e del pubblico dal vivo. E’ cosi che Pino Massara inizia a scrivere per sé e, quasi per mettersi alla prova, aderisce al bando del Festival di Sanremo 1994. Massara, con il brano Mastroianni, entra tra i prescelti con il voto unanime della giuria. E lì si ritrova a misurarsi con Andrea Bocelli, Giorgia, Irene Grandi, Giò Di Tonno, Lighea.. Non si qualifica per il Festival di Sanremo 1994, ma in compenso ottiene un largo consenso da parte della stampa che lo spinge a produrre il suo primo disco da cantautore: “Quest’anno voglio navigare” premiato in seguito al Tenco ’94 dello stesso anno con la canzone “La lomellina”.
Negli anni 2000 produce nuove canzoni, ma soprattutto sigle e colonne sonore per TV quali “Sandokan”, “Un medico in famiglia”, “Lupo Alberto”, “Formiche”, “Stellina”.
Nel 2008 viene invitato all’Arte Festival di Todi e nasce “Migrantes”, opera in 12 quadri di carattere impressionista in cui si esprime un crossover di generi che spaziano tra classica, jazz, etnica fino alle attuali forme di musica d’autore.
In seguito mette a fuoco la sua lunga esperienza offrendo a giovani talenti la possibilità di esprimersi e di tentare strade indipendenti lasciando ancora inedite molte canzoni e composizioni dense della sua lunga esperienza di artista quando il suo cuore allegro e generoso decise di intraprendere il suo ultimo viaggio.
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